Sonnopedia

"I" come Insonnia

"I" come Insonnia

Quando si parla di insonnia, viene naturale pensare a un disturbo del sonno connesso con le ore notturne, ma dormire male può avere dei risvolti negativi che rischiano di compromettere anche la vita diurna. Chi, infatti, di notte non riposa in modo ottimale, fa fatica ad addormentarsi o ha un sonno agitato, di giorno sarà più affaticato, irritabile, soffrirà di sonnolenza con conseguente difficoltà di concentrazione e sensazione di ansia.  

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia: di questi il 60% sono donne e il 20% bambini e ragazzi. Una cifra che è raddoppiata dopo la pandemia, ma il 46% di questi non fa nulla per risolvere il problema (dati Associazione italiana medicina del sonno). Perché? In tanti sottovalutano questa patologia, e sulle ripercussioni ne influisce anche l’entità del disturbo. Ci sono casi in cui l’insonnia è temporanea, causata magari da periodi più stressanti di lavoro, da problemi famigliari o da un’alimentazione poco equilibrata, e non impatta in maniera evidente sulla vita di tutti i giorni. Altri dove, se non si dorme in maniera adeguata per lunghi periodi, il problema va valutato in maniera più approfondita, perché, se trascurata, può essere correlata a una patologia, più o meno grave, o essere il fattore scatenante di altre.

Tipologie di Insonnia

L'insonnia può manifestarsi in tre forme principali:

  • Insonnia Iniziale: difficoltà ad addormentarsi non appena si va a letto.
  • Insonnia Centrale: risvegli frequenti durante la notte.
  • Insonnia Terminale: risveglio precoce e impossibilità di riaddormentarsi.

La prima si manifesta appena ci si mette sotto le coperte, quando si fa fatica ad addormentarsi; la seconda è caratterizzata da risvegli continui durante la notte; la terza è quando ci si sveglia in modo brusco, senza più riuscire a riprendere sonno, qualche ora prima che suoni la sveglia.

Secondo l’Ambulatorio sulle cefalee e sui disturbi del sonno del Humanitas Research Hospital di Rozzano (Mi), oltre allo stress, tra le cause dell’insonnia ci possono essere anche fattori ambientali, come il rumore, la luce o una temperatura sbagliata, troppo alta o bassa, nella stanza. Ma anche un pasto pesante la sera prima, l’abuso di caffè o nicotina, o a volte anche aver fatto sport troppo a ridosso del riposo notturno. In questi casi, ci parla di insonnia acuta, che quindi è sporadica e temporanea, e termina quando si risolve il problema alla base. Quando i disturbi del sonno diventano particolarmente debilitanti, uno degli esami più comuni che i medici specialisti consigliano di fare è la polisonnografia: registra alcuni parametri, come l’attività respiratoria e cardiaca, per valutare la qualità del sonno. 

Gestire l'Insonnia con Cambiamenti dello Stile di Vita e Prodotti Innovativi

Adottare una buona igiene del sonno può fare la differenza. Ecco alcuni consigli pratici che potete approfondire poi nel nostro magazine o rimanendo aggiornati sui social.

- Mantenere orari regolari di sonno e sveglia, limitando i pisolini diurni.
- Evitare pasti pesanti, caffeina e alcol prima di dormire.
- Ridurre l'esposizione a luci blu prima del riposo notturno.
- Creare una routine rilassante prima di coricarsi, come fare una doccia calda o praticare yoga.

Se l’insonnia è lieve, sporadica o temporanea, in ogni caso ha una storia a sé, e va valutato con attenzione. Modificare lo stile di vita, migliorandolo, può aiutare a superare i problemi di insonnia o a prevenirla. Vediamo più approfonditamente alcuni consigli per una efficace igiene del sonno.  

  • Andare a dormire e svegliarsi più o meno sempre alla stessa ora, anche nei fine settimana ed evitare di fare pisolini pomeridiani che superino la mezz’ora. Una programmazione del sonno lineare e abitudinaria può essere di grande aiuto.
  • Non cenare troppo tardi la sera, e, soprattutto, evitare pasti pesanti o troppo abbondanti per non rallentare la digestione. Stesso discorso vale per caffeina, bevande alcoliche e fumo.
  • Anche la luce gioca la sua parte: in camera da letto meglio usare luci soffuse ed evitare di esporsi a fonti luminosi di colore blu come quelle del cellulare o del computer poco prima di andare a dormire.
  • Ritagliarsi qualche minuto di relax, come una doccia o un bagno caldo nelle due ore prima di coricarsi. A seguire, dopo aver indossato il pigiama e sdraiati sul letto, anche un po’ di stretching o yoga per allungare i muscoli e prepararli al riposo notturno è una ottima abitudine da non sottovalutare. Il nostro materasso Re:Generation, per esempio, è studiato e strutturato in modo tale da donare uno stato di benessere mentre dormi, tipico della meditazione.
  • Sudare durante la notte non aiuta a dormire bene. La temperatura ideale per il sonno infatti è intorno ai 18 gradi, ma a fare la differenza è anche la scelta di un materasso che garantisca traspirabilità e una efficace termoregolazione, modulando la temperatura di contatto tra corpo e materasso, come quelli della linea Re:Active di Dorelan, il quale tessuto, sia del materasso, che del guanciale e anche quello del topper, sono sottoposti a particolare trattamento chiamato Dry Action. Questa è una soluzione all’avanguardia che rende attiva la funzione climatica del tessuto. Grazie ad una innovativa applicazione di microsfere, questo trattamento è in grado di modulare la temperatura di contatto tra corpo e materasso, mantenendola sempre entro un range ideale.