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La Giornata della Terra

La Giornata della Terra

Sul calendario di Dorelan è evidenziata una data importante: il 22 aprile è la Giornata della Terra, meglio conosciuta in tutto il mondo come Earth Day, ideata nel 1970 per enfatizzare la necessità di conservare le risorse naturali del nostro Pianeta. Tutti, infatti, giochiamo un ruolo importante nel promuovere la salvaguardia ambientale attraverso le giuste pratiche di consumo sostenibile. Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta e ha superato il miliardo di persone: così è nata la Green Generation, che si attiva per un futuro sempre più eco-friendly, libero dall’energia dei combustibili fossili, a favore delle fonti rinnovabili, e che ha come obiettivo la responsabilizzazione individuale. E Dorelan è fiero di farne parte.

Cinque industrie in una

Tra le scelte ecosostenibili di Dorelan ne spicca una ed è la prima che vi vogliamo raccontare perché è unica.

«Tutta la produzione si concentra nel nostro stabilimento di Forlì, suddiviso in cinque macroaree: mondo tessile, chimico, metalmeccanico, assemblaggio e falegnameria. Poter seguire tutti i processi all’interno, con spostamenti brevi dei vari componenti solo da un reparto all’altro e con il massimo rispetto del disciplinare di igiene secondo una certificazione ad hoc, ci permette di ridurre l’impatto ambientale della cosiddetta supply chain, cioè tutto quel processo che permette di trasferire il prodotto dal fornitore al cliente», spiega Raffaella Giannini, responsabile Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente (QHSE) e Sostenibilità di Dorelan. «Lavorando internamente tutte le materie prime, si riducono gli ingombri dei trasporti e gli imballaggi e di conseguenza i rifiuti, oltre ad azzerare quasi del tutto le emissioni dei veicoli legati al trasporto dei semilavorati».

Nella stessa direzione va anche la scelta dei fornitori, il 79% dei quali sono italiani, e i restanti europei. «Crediamo fortemente nei valori del Made in Italy e scegliamo i nostri partner in base alla condivisione degli stessi principi di salvaguardia ambientale e in linea con i nostri standard qualitativi ed etici, per andare incontro, in maniera compatta, agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU», continua Giannini. «In questo modo, la nostra filiera è sempre più corta e meno impattante sull’ambiente».

La garanzia delle certificazioni 

«Le certificazioni sono sì uno strumento utile per la gestione della tutela ambientale, ma anche una garanzia per chi lavora per Dorelan e per i nostri clienti, perché permettono di tenere sempre sotto controllo tutti gli aspetti di salute e sicurezza», sottolinea Giannini. Si va dall’OEKO-TEX, che certifica la sicurezza e quindi la non tossicità dei prodotti utilizzati per l’uomo e per l’ambiente, alle ISO 9001, che riguarda il sistema di gestione della qualità, e 45001, per la salute e la sicurezza sul lavoro. «Ma il nostro impegno non si esaurisce mai e entro l’anno si aggiungerà un altro tassello con la certificazione ISO 14001, che completerà il trittico ed è uno standard riconosciuto a livello internazionale per una corretta gestione ambientale», aggiunge la responsabile QHSE di Dorelan.

Buone pratiche anti-spreco per il risparmio idrico ed energetico

«Attraverso lo slogan Dormire bene, vivere meglio vogliamo diffondere il corretto stile di vita a partire dai nostri dipendenti. Così, ricollegandoci all’importanza dell’acqua, abbiamo, da diversi anni ormai, messo a disposizione dei distributori di acqua microfiltrata. Nel welcome kit di ogni nuovo assunto, tra i vari gadget, c’è una borraccia in acciaio inossidabile. Chi lavora per noi ha così tutti gli strumenti per stare bene, non sprecare e produrre anche meno rifiuti», aggiunge Raffaella Giannini.

Dal punto di vista energetico, è dal 2019 che, per la fornitura elettrica, Dorelan utilizza energia proveniente da fonti rinnovabili certificate, grazie a sistemi fotovoltaici e l’acquisto di energia green. L’energia che utilizziamo è prodotta direttamente dai nostri sistemi fotovoltaici o proviene da fonti rinnovabili quali: solare, idroelettrico ed eolico. Il nostro impianto ci permette di immettere sul mercato le eccedenze di energia pulita e rinnovabile, dando un ulteriore contributo alla comunità che ci circonda.

Un altro passo importante è stato fatto nel 2021, quando tutti gli apparecchi fluorescenti del reparto produttivo sono stati sostituiti con luci LED.

Nell’economia circolare i valori del riciclo e del riuso sono fondamentali per Dorelan, perché il vero impatto delle materie prime che utilizziamo si registra al raggiungimento del fine vita del prodotto. C’è da sapere infatti che i materassi sono un rifiuto difficile da smaltire e riutilizzare. «Quelli che arrivano nelle discariche sono datati, dagli 8 ai 15 anni in media, le tecnologie di realizzazione cambiano, e non è detto che si riesca a recuperar tutto. Ma noi siamo fiduciosi che tutto il comparto, un passo dopo l’altro, inizi a muoversi in una direzione comune per arrivare al traguardo, cioè il riciclo di più materiali possibile senza inficiare la qualità finale del nuovo prodotto», spiega Giannini.

Strettamente interconnesso con queste tematiche è il progetto sociale I’m A Dreamer che punta sulla sinergia tra imprese, enti e territorio. «Lo scorso Natale, per esempio, tutti i dipendenti hanno ricevuto in regalo il classico panettone ma all’interno di una shopper realizzata con degli scarti di tessuto della Linea ReSearch, realizzata dalle sapienti mani dei ragazzi dell’impresa sociale CavaRei. Ogni anno un gadget diverso, ma sempre utilizzando scampoli in avanzo dei nostri materiali, che rispettando un rigido disciplinare di igiene, possono essere riutilizzati senza problemi», spiega Raffaella Giannini.

Il futuro di Dorelan

Nessuno degli obiettivi raggiunti da Dorelan è finalizzato a sé stesso ma fanno tutti parte di un progetto più ampio. Oltre a quello di rendere meno impattante dal punto di vista ambientale il fine vita dei prodotti come il materasso, tra quelli futuri c’è anche l’intenzione di calcolare e ridurre il più possibile la carbon footprint dell’azienda. «Lo stiamo già facendo in tanti modi», conclude Giannini, «ma suggelleremo questo percorso con uno studio sulla nostra impronta carbonica e in questo ci sarà utile anche l’ottenimento della certificazione ISO 14001 che ci aiuterà a creare una utile rete di monitoraggio».